Si parla ormai apertamente di una probabile fine del PSI, dovuta alla crisi provocata dallo scandalo di Tangentopoli, e si dice pure che la fine del PSI sarebbe anche la fine della tradizione socialista Eppure il "rinnovamento” craxiano si era presentato proprio come tentativo di rinnovare questa tradizione, sganciandola definitivamente dal marxismo...
Fu il discusso "ritorno a Proudhon”. E con Proudhon, un pensatore fino ad allora quasi dimenticato che aveva cercato di identificare le strade di un cambiamento sociale radicale senza ricorrere alla rivoluzione catartica, escatologica, si tornava ad affrontare il problema dei "modi” del cambiamento sociale che fin dall’inizio, dalla Prima Internazionale, è stato uno dei problemi di fondo del movimento socialista. I primi dibattiti dell’Internazionale furono proprio incentrati su questa problematica ed è a questo dibattito che si riallacciò Craxi con una lettura, a mio parere del tutto illegittima, di Proudhon. Una lettura che, tuttavia, sottolineava giustamente come nella critica al comunismo di tipo russo non si dovesse incolpare di tutto chi aveva portato al decadimento dell’idea marxista originaria, in sé rimasta pura e valida o appellarsi ai buoni sentimenti. Craxi e gli intellettuali che lo affiancavano (Paolo Flores D’Arcais, Luciano Pellicani, Federico Cohen, una parte dei quali, viste le giravolte politiche craxiane, dopo un po’ lo abbandonò) cercavano di definire una teoria politica socialista che facesse veramente i conti con la realtà del capitalismo "post-moderno” ed in questa ricerca pensarono che fosse necessario andare all’origine di questa stessa tradizione.
E all’origine c’è, appunto, anche Proudhon. Questi era un personaggio fuori da ogni schema: autodidatta, per molti anni tipografo, con una cultura enciclopedica, amico di Victor Hugo e di Baudelaire, avrebbe voluto essere un filosofo, ma, anche se si poneva il problema del grande sistema teorico, era dichiaratamente asistematico ed è anche per questo che da molte sue intuizioni hanno preso spunto le correnti politiche più disparate. La teoria politica più vicina a Proudhon è certamente l’anarchismo, ma nel primo ‘900 anche una parte della destra francese si rifece a ...[continua]
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